Il lattiero caseario si incontra alla Mostra Convegno Dairy Expo Tech a Piacenza per due giorni dedicati alle sfide e alle opportunità del settore. Innovazione e sostenibilità le chiavi per il futuro della prima filiera agroalimentare in Italia.

Il lattiero caseario si incontra alla Mostra Convegno Dairy Expo Tech a Piacenza: due giorni dedicati alle sfide e alle opportunità del settore.
  • Aziende del comparto, associazioni di settore, istituzioni e accademici si sono dati appuntamento alla due giorni Dairy Expo Tech per condividere innovazioni e costruire il futuro della filiera;
  • Il focus del primo giorno è sul Dairy Summit, alla sua sesta edizione, che affronta tendenze di consumo, le innovazioni di prodotto e le nuove frontiere della sostenibilità, il secondo giorno si terrà il Dairy Tech Summit per un confronto su automazione e digitalizzazione del comparto;
  • Il settore, che rappresenta la prima filiera agroalimentare in Italia è trainato dall’export, in particolare quello dei formaggi, con un valore atteso per la fine del 2024 di oltre i 5 miliardi di euro, che posiziona l’Italia come terzo paese a livello mondiale e mercato in più rapida crescita

Piacenza, 5 dicembre 2024 – A partire da oggi e per tutta la giornata di domani i padiglioni di Piacenza Expo ospiteranno Dairy Expo Tech, la mostra convegno dedicata alle macchine e alle attrezzature per la produzione del latte e di tutti i prodotti caseari, organizzata da Senaf. Aziende del comparto, associazioni di settore, istituzioni e accademici si confronteranno su sfide e opportunità di un settore che rappresenta la prima filiera agroalimentare in Italia. Il comparto è trainato dall’export, in particolare quello dei formaggi, con un valore atteso per la fine del 2024 di oltre i 5 miliardi di euro[1], e posiziona l’Italia come terzo paese a livello mondiale dietro a Germania e Paesi Bassi, (12,6% la quota mondiale)[2]. Questi numeri indicano inoltre che l’Italia cresce maggiormente rispetto ai diretti competitor, con una variazione 2018 – 2023 del +75,2%, rispetto al 53,5% della Germania e al 52,3% dell’Olanda.

A livello nazionale la produzione di latte vaccino, pur con alcune oscillazioni, è in crescita e si stima che arriverà a 13,1 milioni di tonnellate[3] entro la fine del 2024, consentendo all’Italia di avvicinarsi all’autosufficienza. Nonostante questi senali incoraggianti, il settore si trova ad affrontare diverse sfide, principalmente legate alla stagnazione dei consumi domestici. Su un valore della spesa alimentare che ammonta a 167,5[4] miliardi di euro, il 15% riguarda latte, formaggi e uova, superando quindi i 25 miliardi di euro. Questi sono i dati presentati da Nomisma in occasione del primo convegno della giornata, il Dairy Summit, giunto alla sua sesta edizione e dal titolo “La nuova vita del latte: tra trend di consumo, innovazioni di prodotto e ecosistema DOP IGP”.

Durante il convegno sono stati esaminati temi di grande attualità: primo tra tutti quello delle politiche europee, che hanno trovato spazio nella tavola rotonda “La Pac che vorrei” che ha visto il confrontarsi ricercatori come Maria Teresa Pacchioli (CRPA di Reggio Emilia), politici, come Stefano Bonaccini (europarlamentare), e rappresentanti delle principali associazioni italiane come Ettore Prandini (Presidente Coldiretti), Alberto Statti (Confagricoltura), Cristiano Fini (Cia Agricoltori Italiani) e Giovanni Guarneri (Presidente Settore lattiero-caseario di Confcooperative Fedagripesca), su una tematica quanto più rilevante. Altri temi chiave per il settore, come per esempio la sostenibilità, e la qualità e la sicurezza dei prodotti, sono stati affrontati negli interventi successivi, come quello dedicato alle differenze tra latte e “prodotti sintetici” affrontato dal Professor Pier Sandro Cocconcelli, Preside di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali e Ordinario di microbiologia agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, e la tavola rotonda dedicata al nutri-score, alla sua adozione e al valore per i consumatori.

“Siamo orgogliosi di presentare la prima edizione di Dairy Expo Tech, un evento che agisce come collettore di sinergie e best practice del settore lattiero caseario.–  afferma Ivo Nardella, Presidente del Gruppo Tecniche Nuove – In un periodo di grandi trasformazioni, è fondamentale per le imprese del settore comprendere quali opportunità emergenti validare e come rispondere tanto alle nuove esigenze di consumo quanto alle sfide legate alla sostenibilità e alle normative in continua evoluzione. Dairy Expo Tech prende vita a Piacenza Expo in un territorio che è un baricentro di riferimento per il settore tra produzione filiere distributive e agribusiness. Grazie al coinvolgimento di istituzioni, esperti, associazioni e ai loro contributi di rilievo siamo certi che riusciremo a tracciare insieme il futuro di questa industria, migliorando l’efficienza produttiva e valorizzando l’eccellenza del Made in Italy.”

“L’allevamento, la zootecnia e l’industria di trasformazione dei prodotti caseari – commenta
il Presidente di Piacenza Expo, Giuseppe Cavallisono da sempre valori aggiunti della nostra economia nazionale così come di quella del nostro territorio, e Dairy Expo Tech, proprio per la sua specificità e l’alto livello specialistico della sua ricca sessione convegnistica, si configura come osservatorio qualificato non solo per l’analisi del mercato attuale, ma anche degli scenari futuri. Siamo onorati di ospitare questa manifestazione a Piacenza Expo, nel segno della nostra collaborazione con Senaf e con il Gruppo Tecniche Nuove.”

“Il settore sta macinando risultati interessanti: le esportazioni crescono in modo importante così come la capacità produttiva che è sempre più moderna – afferma il presidente di Assolatte Paolo Zanetti –. La domanda mondiale di latte e di proteine di alto valore nutritivo è in crescita. Nel giro di quindici anni avremo un miliardo di bocche in più da sfamare. Non possiamo lasciare campo libero a sistemi alimentari meno attenti a sicurezza, qualità e rispetto dell’ambiente – sottolinea Zanetti –. Siamo preoccupati per alcune politiche europee e nazionali che spingono verso una riduzione dei consumi dei nostri prodotti: nutriscore, plastic e sugar tax, scelte iper-ambientaliste poco attente alla sostenibilità sociale ed economica: tutte manifestazioni di un modo di pensare che non ci appartiene. Le nostre aziende devono essere messe in condizione di produrre di più e meglio – conclude –. Sì, quindi, alla crescita consapevole e no, assoluto, a chi propone una decrescita (in)felice.”

“Nonostante la nuova Commissione europea abbia deciso di inserire l’avvio dei dibattiti sulla futura PAC tra le priorità da affrontare nei primi 100 giorni di mandato, le discussioni sulla riforma non entreranno nel vivo prima del 2026. – afferma l’europarlamentare Stefano Bonaccini –.  Per questo, occorre ora concentrarsi sui provvedimenti più cogenti di cui potrebbe beneficiare il settore lattiero-caseario: la riforma del Regolamento OCM, all’interno del quale bisognerà valutare l’opportunità di inserire una vera OCM latte, e il nuovo Regolamento sull’applicazione transnazionale della Direttiva contro le pratiche commerciali sleali, perché successi per i produttori italiani come quello contro Lactalis non rimangano casi isolati. Senza dimenticare le discussioni sul nuovo bilancio UE 2028/2034, di cui sono relatore per la Commissione europea: un bilancio che dovrà essere all’altezza delle ambizioni europee,
e: scongiuri la svalutazione della PAC causata dell’inflazione che, dal 2021 ad oggi, ha già portato i nostri agricoltori ad un danno enorme con la perdita di 85 miliardi di euro, pari a due anni di aiuti diretti; sviluppi nuovi strumenti per tutelare la reddittività dell’agricoltura europea, in attesa dell’allargamento dell’Unione europea all’Ucraina che, data la sua superficie agricola, potrebbe reclamare da sola il 20% del budget per gli aiuti diretti; accompagni i nostri agricoltori verso produzioni più sostenibili e competitive, con strumenti di gestione dei rischi efficaci di fronte alle sempre più frequenti calamità a cui stiamo assistendo e mantenga gli attuali livelli di supporto alle aziende agricole, senza mettere in alcun modo in discussione il ruolo delle regioni nella gestione dei fondi.”

Il programma di Dairy Expo Tech proseguirà nella seconda giornata con il debutto del Dairy Tech Summit dal titolo “Digitalizzazione, automazione e sostenibilità: opportunità per l’industria lattiero-casearia”, un evento centrale per il futuro del settore lattiero-caseario, che metterà al centro l’importanza della tecnologia per migliorare la sostenibilità e la produttività. In particolare, il summit approfondirà come le innovazioni in digitalizzazione e automazione possano ottimizzare i processi produttivi, contribuendo a una filiera lattiero-casearia più efficiente e competitiva. Esperti del settore e accademici presenteranno le più recenti soluzioni tecnologiche in grado di monitorare, automatizzare e ottimizzare gli impianti secondo i criteri dell’Industria 4.0, con un focus sull’ottimizzazione delle risorse primarie, come energia elettrica, termica e idrica. L’adozione di queste tecnologie consente non solo di ridurre i costi di produzione, ma anche di migliorare la qualità del prodotto. Inoltre, verranno esplorate le diverse soluzioni di automazione, dalle più semplici alle più avanzate, che possono rispondere alle specifiche esigenze produttive, aiutando le aziende a compiere scelte strategiche mirate per aumentare l’efficienza e sostenibilità dei loro impianti. Il Dairy Tech Summit si configura così come un’opportunità unica per scoprire come la tecnologia possa giocare un ruolo fondamentale nel rendere il settore lattiero-caseario più sostenibile, innovativo e pronto ad affrontare le sfide del futuro.

Per ulteriori informazioni
Ufficio stampa MY PR
Arianna Bonfioli – 335 6111390 – arianna.bonfioli@mypr.it
Marta Rutigliano – 351 0397141 – marta.rutigliano@mypr.it


[1] Elaborazione Nomisma su dati Istat

[2] Elaborazione Nomisma su dati UNCOM trade

[3] Elaborazione Nomisma su dati CLAL

[4] Elaborazione Nomisma su dati Istat

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